"blog in allestimento"

Amo la peonia che in sardo viene chiamata: arrosa'e monti.
Ho scelto di dare al blog questo nome perchè
"arrosa'e monti" è il fiore che simboleggia la mia adorata Sardegna.


sabato 21 novembre 2015

Sapone al latte di avena



Dopo la mia prima esperienza, il coraggio è salito e l'azzardo pure. Avevo voglia di fare altro sapone ma ancora sprovvista di alcuni ingredienti (colori e olio essenziale per esempio) ho voluto provare questo all'avena: naturale e semplice.
Mi sono autoprodotta il latte con l'avena in fiocchi che si trova in tutti i super mercati.
Ingredienti per il latte di avena
50 gr di fiocchi d'avena
300 ml di acqua
Mettere i fiocchi d'avena nell'acqua e far cuocere per alcuni minuti. Con il minipimer frullare il composto e lasciarlo riposare. Filtrare e versarlo, ormai freddo, in un contenitore per il ghiaccio da riporre in freezer perchè si congeli.
Ingredienti per il sapone
500 gr. di olio d'oliva 
(pesarlo con bilancia di precisione perchè ne occorre mezzo kilo e non mezzo litro)
65 gr di soda caustica
150 gr di latte d'avena
  in questo caso è il latte d'avena congelato (il congelamento evita che gli zuccheri contenuti nel latte si cristallizzino a contatto con la soda che li surriscalda). 
Per realizzare questo sapone ho utilizzato il procedimento tutto a freddo che ritengo più facile e pratico, mi ha già dato soddisfazione con il primo e per ora continuo così. Oltretutto è un metodo che permette di conservare le proprietà dell'olio d'oliva e dell'avena. Ho usato contenitori di plastica tipo le vaschette del gelato e cucchiai di legno o di acciaio. Per saperne di più su come fare il sapone vi consiglio di seguire  un gruppo che ha una pagina su facebook e nella sua zona file si trova proprio tutto, è "il mio sapone".  
Dopo essermi infilata gli occhiali protettivi, i guanti e la mascherina (dispositivi di protezione personale per l'uso della soda caustica indispensabili e non superflui!) ho versato lentamente e a piccole dosi la soda sui ghiaccioli di latte e mescolato. Piano piano questi si sciolgono con il calore della soda. Quando si son sciolti tutti i ghiaccioli, ho versato il composto sull'olio e ho delicatamente  mescolato fino a quando ha iniziato a cambiare colore, a sbiancarsi leggermente. Ora  con il mio "nuovo minipimer" ho lavorato fino al nastro con grande facilità. L'ho fatto stagionare 8 settimane e voilà. 



Non ho usato alcuna profumazione e nessun colore per mantenere intatte le delicate e benefiche proprietà dell'avena .
 Si ottiene un sapone delicato: l'avena ha proprietà lenitive, calmanti, emollienti,  è di grande beneficio per le pelli secche e arrossate ed è adatto a tutti i tipi di pelle, anche a quelle più delicate. Io l'ho usato dopo le ferie passate al mare, quando la pelle è abbronzata e tendenzialmente secca. Offre una sensazione piacevolissima sulla pelle perchè la idrata e la rende elastica, morbida e nutrita. Sono soddisfatta del risultato e lo rifarò.



domenica 25 ottobre 2015

Un centrino semplice ai ferri




Per iniziare questo centrino è l'ideale: breve, semplice, ma che darà tanta soddisfanzione e piacere anche alle meno esperte. Bisogna solo seguire scrupolosamente le indicazioni e il gioco è fatto. 
Successivamente parlerò anche della stiratura di questo tipo di centrini che è il segreto per poterlo mettere in mostra. Infatti non basta stirarlo con il ferro come si fa con i centrini all'uncinetto ma esiste una tecnica che vi permetterà di far risaltare tutta la loro bellezza. 
Spero che la spiegazione sia sufficientemente comprensibile, sono comunque a disposizione per chiarimenti. Ora a lavoro!

Occorrente:

  • un gioco di 5 ferri da calza sottili a doppia punta, n. 1 o n. 1,5 o 2
  • 1 gomitolo di cotone n. 8 (per iniziare va bene, quando si diventa poco poco più pratiche si potrà usare il cotone sottile fino al n. 25),
  • un uncinetto n. 9.


Avviare 8 p. in 4 ferri (2 per ogni ferro)
1° Giro: 1 dir. 1 gett. 1 dir. 1gett
2° giro e giri pari tutti a diritto
3° giro: 2 dir. 1 gett.2 dir. 1 gett.
5° giro: 3 dir. 1 gett. 3 dir. 1gett
7° giro: 4 dir. 1 gett. 4 dir. 1 gett
9° giro: 5 dir. 1 gett. 5 dir. 1 gett.
11° giro: 6 dir. 1 gett. 6 dir. 1 gett.
13° giro: 1 gett. 1 dir. 1 gett. 1 acc. 4 dir.
15° giro: 1 gett. 2 ass. 1 gett. 1 dir. 1 gett. 1 acc. 3 dir.
17° giro: 1 gett. 2 ass. 1 gett. 2 ass. 1 gett. 1 dir. 1 gett. 1 acc. 2 dir.
19° giro: 1 gett. 2 ass. 1 gett. 2 ass. 1 gett. 2 ass. 1 gett. 1 dir. 1 gett. 1 acc. 1 dir.
21° giro: 1 gett. 2 ass. 1 gett. 2 ass. 1 gett. 2 ass. 1 gett. 2 ass. 1 gett. 1 dir. 1 gett. 1 acc
23° giro: 1 gett. 1 acc. 7 dir. 2 ass. 1 gett. 1 dir.
25° giro: 1 gett. 1 dir. 1 gett. 1 acc. 5 dir. 2 ass. 1 gett. 1 dir. 1 gett. 1 dir.
27° giro: 1 gett. 3 dir. 1 gett. 1 acc. 3 dir. 2 ass. 1 gett. 3 dir. 1 gett. 1 dir.
29° giro: 1 gett. 5 dir. 1 gett. 1 acc. 1 dir. 2 ass. 1 gett. 5 dir. 1 gett. 1 dir.
31° giro: 1 gett. 7 dir. 1 gett. 1 acc.doppio 1 gett. 7 dir. 1 gett. 1 dir.
33° giro: passare 2 p. dal ferro di destra a quello di sinistra e fare 1 p. acc.doppio 3 dir. 1 gett. 1 acc. 1 dir. 2     ass. 1 gett. 1 dir. 1 gett. 1 acc. 1 dir. 2 ass. 1 gett. 3 dir. 1 acc.doppio 3 dir. 1 gett. 1 acc. 1 dir. 2 ass. 1 gett. 1 dir., gli ultimi punti passarli al ferro di sinistra.
35° giro:  passare 1 p. al ferro sinistro e fare 1 acc.doppio 2 dir. 1 gett.1 dir.1 gett.1 acc.doppio 1 gett. 3 dir. 1 gett. 1 acc.doppio 1 gett. 1 dir. 1 gett. 2 dir. 1 acc.doppio 2 dir. 1 gett. 1 dir. 1 acc.doppio 1 gett. 3 dir. 1 gett. 1 acc.doppio 1 gett. 1 dir. 1 gett. 2 dir.
37° giro: passare 2 punti al ferro sinistro e lavorare 1 dir. 1 acc.doppio 1 dir. 1 gett. 3 dir. 1 gett. 1 dir. 1 gett. 5 dir. 1 gett. 1 dir. 1 gett. 3 dir. 1 gett.
39° giro: 1 acc.doppio 1 gett. 1 acc. 1 dir. 2 ass. 1 gett. 1 dir. 1 gett. 3 dir. 2 ass. 1 gett. 1 dir. 1 gett. 1 acc. 1 dir. 2 ass. 1 gett.
41° giro: 1 dir. 1 gett.1dir 1 gett. 1 acc.doppio 1 gett. 3 dir. 1 gett. 1 acc. 1 dir. 2 ass. 1 gett. 3 dir. 1 gett. 1 acc. doppio 1 gett. 1 dir. 1 gett.
43° giro: 1 dir. 1 gett. 3 dir. 1 gett. 1 dir. 1 gett. 5 dir. 1 gett. 1 acc.doppio 1 gett. 5 dir. 1 gett. 1 dir. 1 gett. 2 dir. 1  gett.
Per i centrini grandi si può continuare ancora, invece per il piccolo a questo punto si fanno 3 giri a diritto. Si chiudono i punti con l’uncinetto 1 per volta. Fare il pizzetto di smerlo con 8 punti alti doppi nello stesso punto separati da 1 cat. ogni 4 punti, cioè saltare 3 p. di base.


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domenica 4 ottobre 2015

Il mio primo sapone


       Questo è il mio primissimo sapone fatto in casa. 
La felicità è il suo profumo, perchè mi ha reso felice e soddisfatta completamente.
Non è bellissimo, dovrò migliorarne l'aspetto, ne sono consapevole, in quanto oggi si usa fare i saponi che non sono solo utili ma sono anche tanto belli da vedere. Mi sto informando in tutti i siti che parlano di sapone fatto a mano, italiani e no (e sono tantissimi, incredibile quanta gente ne è appassionata!) e per fortuna ci sono tante persone generose che mettono a disposizione tutto il loro sapere per dare a chi vuole la possibilità di imparare la procedura per produrre da se un bel sapone.
     Vorrei ringraziare la mia amica Sara che mi ha "iniziato" a questa pratica, mi ha mostrato come si fa il sapone in una lezione pratica e mi ha affascinato. Da allora (era il 01 maggio 2015) ho iniziato a visitare siti, a studiare le pratiche di protezione che sono indispensabili per maneggiare in sicurezza la soda caustica, a scoprire che il sapone si può fare con gli oleoliti (il 30 aprile 2015 non sapevo neppure cosa fossero! ah! ah!) a scoprire ancora che esistono tante erbe e piante amiche che l'uomo non conosce e non usa più ( la grande stupidità umana vuole tutto fabbricato, ma è madre natura la nostra prima fabbrica generosa a cui possiamo attingere, ma non lo sappiamo più!). Il 02 maggio avevo voglia di provare: l'olio d'oliva c'è l'ho a casa perchè lo produciamo, la soda caustica era sullo scaffale dell'attrezzatura di mio marito, bene, non mi resta che pesare e il gioco è fatto. Purtroppo non avevo uno stampo adeguato, non sapevo cosa usare e la scelta è caduta su un contenitore di plastica di merendine: si è rivelato bruttissimo. Però,  con Sandry e con il computer acceso dove seguivamo passo passo le fasi, abbiamo azzardato e abbiamo fatto il nostro primo sapone con grande divertimento.
Dimenticavo: non avevo ancora il minipimer e abbiamo girato a mano fino al nastro. Mi è venuto un callo sul medio della mano destra per la fatica di girare ma ne è valsa la pena. Coperto e tenuto al caldo per 2 giorni (meglio abbondare) poi l'ho tagliato. Messo a stagionare e finalmente il 02 luglio l'ho provato. Dovevate vedere la mia faccia: stupore e meraviglia! fa la schiuma! non tantissima ma fa schiuma. Mi sembrava un miracolo, ero riuscita a produrre il tanto sospirato "sapone"! 
Fin da ragazza sognavo di poter fare il sapone in casa, era uno dei miei desideri che volevo soddisfare. Nei ricordi di mia nonna e poi di mia mamma, il sapone sardo era sempre presente: loro andavano al fiume a lavare i panni e per le ragazze era un momento di socializzazione, oltre che di fatica, dal quale scaturivano racconti e leggende straordinarie. Le nostre mamme e nonne lo realizzavano con olio usato o olio povero (strutto, avanzi di lavorazione dell'olio, olio di olivastro) e lo utilizzavano per il bucato dopo un lungo e laborioso processo di cottura. Oggi con l'olio extra vergine d'oliva riusciamo a fare un sapone extra fine per il corpo con tutte le proprietà benefiche degli ingredienti naturali e con il metodo a freddo è veloce e semplice. Ora non mi resta che attrezzarmi ulteriormente con oli essenziali e colori e dar sfogo alla creatività.